1 gennaio 2025. Marcia della Pace a San Giorgio su Legnano
Il 1° gennaio si è celebrata la Giornata
Mondiale della Pace, una ricorrenza istituita da Papa Paolo VI nel 1968. È un
giorno dedicato alla riflessione, alla preghiera e all'azione per promuovere la
pace nel mondo. Ogni anno, Papa Francesco diffonde un messaggio
speciale, in cui affronta tematiche legate alla pace, come la giustizia
sociale, i diritti umani, la solidarietà, e la necessità di affrontare le
disuguaglianze e i conflitti. Quest’anno Papa Bergoglio ha indicato nel
suo messaggio alcuni percorsi per i potenti della Terra: estinguere il
debito dei popoli poveri, superare la corsa agli armamenti, abolire la pena di
morte. Certamente sono scelte politiche urgenti, importanti, coraggiose che
devono essere attuate da tutti gli stati per contrastare la nascita delle
guerre. Questo messaggio serve come guida non solo per la comunità cattolica,
ma anche e per tutti coloro che si impegnano a costruire un mondo più giusto e
pacifico. Questa giornata coincide con il Capodanno, e offre un'opportunità
simbolica per l’inizio del nuovo anno con un impegno concreto verso la pace e
la convivenza pacifica tra i popoli. A San Giorgio su Legnano si è svolta per il
terzo anno consecutivo la marcia della Pace, proposta da Don Antonio,
patrocinata dall’Amministrazione Comunale, a cui ha aderito per la prima volta anche
la Consulta delle Associazioni. Sono stati preparati gli striscioni con
slogan per la Pace proposti dalle associazioni. L’idea dell’Assessora Cristiana
Comerio è che gli striscioni siano itineranti e esposti in diversi luoghi
del paese. Alunne ed alunni delle
scuole sangiorgesi hanno consegnato le cartoline con disegni e pensieri contro
la guerra, per la Pace nel mondo. Le cartoline sono state raccolte in uno scatolone
e saranno inviate dal Sindaco Claudio Ruggeri al Presidente Sergio
Mattarella. Per molti le marce della Pace, sono inutili, ma
con questa iniziativa abbiamo dimostrato che la gente comune è affamata di
Pace e che, oltre a costruirla internamente, ha capito che è doveroso
mostrarla all’esterno, coinvolgendo i giovani. Non bisogna dimenticare anche che la Pace si
costruisce con il rispetto degli altri nelle famiglie, nelle comunità, a
scuola, nel mondo del lavoro; anche con il rispetto della natura come ci ha
ricordato Papa Francesco con l’enciclica “Laudato Sì’. Rimane comunque profonda la preoccupazione per
la situazione internazionale, che diviene sempre più complessa e pericolosa e
sembra allontanare, ogni giorno di più, quello che è il nostro obiettivo
primario: la pace.
Ecco alcune cartoline di alunne e alunni della
scuola secondaria.
Salve Signor
Mattarella, per me la guerra non si può spiegare, una tragedia. La guerra ti
mette contro persone che ti dicono siano spietate, senza cuore, e tu allora hai
paura e ti porti con te un ricordo della famiglia. Allora per salvare la Patria
vai in guerra, affondi la loro nave. Ma ecco che emergono le foto delle
famiglie nemiche, anche loro avevano paura.

La pace non è un sogno, può diventare realtà,
ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare…
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Francesco: Il mondo che vogliamo è un mondo
di pace, senza armi e senza guerre, perché è così che ci piace.
Mia: Caro Presidente, la pace non è
un’assenza di guerra, ma la presenza di giustizia, rispetto e dialogo. È il
fondamento su cui costruire un futuro prospero e sicuro per tutti.
Elisa: Caro Presidente, io penso che
tutte le guerre che ci sono nel mondo portino solo a distruzioni e massacri.
Vorrei che i governi usassero il denaro per migliorare la vita delle
persone e, soprattutto, non trovo il senso di bombardare gli asili nido
e gli ospedali, lì dentro ci sono solo persone innocenti.
Alessandro: Perché siete così stupidi di
fare le guerre, far soffrire i bambini. Ma dentro quella testa cosa avete? Non
volete vivere bene? Dovete rispettare tutte le persone diverse da voi!!! Dovete
smettere di creare bombe!!! Siete soltanto dei malvagi che fanno questo per
ottenere rispetto, ma da me non l’avrete mai. Ma anche i ragazzini di oggi non
sono da meno. Dovete svegliarvi, è troppo difficile per voi?
Chiara: Un
granello di pace vale più di mille, anzi, infinite guerre. Ma le guerre si
creano molto più velocemente e facilmente.
Riccardo:
La pace per me è l’amicizia tra più persone e l’amore che passa tra la gente.
Simone: Per
me pace significa che nessun bambino muoia sotto le bombe.
Ded: La
pace ti dà la speranza dei sogni da seguire, la guerra li distrugge
Ersilio: Ci
hanno sempre insegnato di non fare guerre, picchiarci, farci del male e le
persone anche grandi fanno poi la guerra; è come dire una bugia a un bambino di
2 anni. VIVA LA PACE e NO ALLA GUERRA!
Rachida: La
guerra non si deve fare perché fa soffrire gli altri, fa perdere famiglie e non
ha senso, perché non importa avere il paese più grande, a nessuno importa e
alza solo le spese. Quindi le religioni e i paesi si devono rispettare e
trattare con uguaglianza per avere una vita serena e libera.
Viola: La
Pace sono i bambini che hanno la possibilità di andare a scuola, essere curati
e non dover scappare dal proprio paese.
Lorenzo:
Caro Presidente, i giovani di oggi possono essere i costruttori di pace per il
domani. Dobbiamo educarli con l’esempio, mostrando che il dialogo e la solidarietà
sono strumenti più forti della violenza.
Gaietta: GRAZIE PRESIDENTE. La Pace per me è
molto importante perché la nostra terra non chiede la guerra, ma chiede che
tutti noi collaboriamo e mettiamo tutto il nostro impegno per essere felici con
tutti gli altri, anche se sono diversi da Noi. PEACE PER TUTTI!